Perdersi per ritrovarsi: una storia di fotografia e ispirazione 🌙📸
Perdersi per ritrovarsi
Perdersi per ritrovarsi, che strano titolo, vero? Suona quasi filosofico, ma è esattamente ciò che provo quando esco con la mia macchina fotografica. Quante volte sento persone dire: “Non fotografo più come una volta.” Persino ieri sera, ho incontrato una donna straordinaria, una pescatrice con un sorriso contagioso. Mi raccontava che un tempo usava una macchina fotografica, ma ora scatta solo con il cellulare.
Questa riflessione nasce per tutti quelli che si sono persi il gusto di fotografare, ma sentono ancora quella scintilla, quel desiderio di immortalare il mondo intorno a loro. Perdersi per ritrovarsi, proprio così.
Un pomeriggio senza meta
Ieri pomeriggio, non avevo voglia di macinare chilometri o programmare qualcosa di preciso. Mi bastava fotografare. La fotografia è il mio rifugio, la mia piccola ribellione contro il caos del mondo. Ho deciso di prendere lo zaino così com’era e uscire senza una meta, senza un obiettivo specifico.
Sono finito a Paraje Flamencos, vicino a Macchiareddu, un luogo dove la natura sembra danzare con il cielo. Ho montato il mio fedele 70-300mm e ho iniziato a scattare. I fenicotteri si stagliavano contro i nuvoloni, come piccoli miracoli rosa contro un cielo grigio.
Poi, continuando a girovagare, la luna si è fatta avanti, salutando dall’alto con la sua bellezza silenziosa. 🌕 Ho fermato l’auto per catturare un paio di scatti: nulla di eccezionale, solo la città di Cagliari che si illumina dolcemente al tramonto sotto la luna piena. Con la mia amata Fujifilm X-T5 e il 70-300mm, è stato come ritrovare un vecchio amico.

La magia dei pescatori
Come spesso accade, più scatti, più ti viene voglia di scattare. Mi sono diretto verso la zona dei pescatori, un posto che amo per la sua autenticità. Ogni volta trovo qualcuno con cui scambiare due chiacchiere o un angolo che sembra chiedermi di essere fotografato.
Ad un tratto, una nave merci si staccava dalla banchina. Un cambio rapido di obiettivo, il 28mm, e via! Scatti veloci a 12.800 ISO — sì, con una APS-C è quasi un crimine! 🤣 Il rumore digitale c’è, ma ho scattato, e questo è ciò che conta.
Poi, eccola lì: una pescatrice, una vera forza della natura. Mi raccontava di come ama la sua Sardegna, di quante storie si intrecciano nel suo lavoro e nei luoghi che frequenta. Parlava con una passione che sembrava voler essere immortalata.

Ritrovarsi
Ecco perché mi piace perdermi. Perché in quei momenti senza meta, senza aspettative, ritrovo la voglia di fotografare. La fotografia non è solo tecnica o attrezzatura, è anche incontri, emozioni, storie che si intrecciano.
Alla prossima uscita, magari ci perderemo di nuovo insieme. Chissà cosa troveremo. 📷✨
Le immagini pubblicate sono protette da diritti d’autore e sono liberamente scaricabili per uso personale e non commerciale. È severamente vietato il loro utilizzo commerciale senza l’autorizzazione esplicita di Davide Baraldi. Se ti garba il mio progetto e hai qualche idea per farlo diventare ancora più figo, mandami un messaggio Facebook – Instagram – Scrivimi

















