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Centrale elettrica Santa Caterina

Centrale elettrica Santa Caterina

Centrale Elettrica Santa Caterina

La Storia della Centrale Elettrica Santa Caterina: Un Simbolo dell’Industrializzazione Sarda

La Centrale Elettrica Santa Caterina, situata nell’incantevole regione del Sulcis in Sardegna, è stata per decenni un’icona dell’industrializzazione sarda. Questo imponente complesso industriale, la cui storia abbraccia oltre mezzo secolo, ha svolto un ruolo fondamentale nell’approvvigionamento energetico dell’isola e nella sua crescita economica e sociale.

L’Inizio di un’Epoca: Fondazione e Visione di Angelo Omodeo

La genesi della Centrale Elettrica Santa Caterina risale al lontano 1911, quando l’ingegnere Angelo Omodeo fondò la Società Elettrica Sarda. Nel 1913, venne creata la Società Imprese Idrauliche ed Elettriche del Tirso, con l’obiettivo di sviluppare la produzione di energia elettrica per favorire lo sviluppo industriale e sociale dell’isola. Queste iniziative pionieristiche avevano un obiettivo ambizioso: utilizzare le risorse locali per alimentare la crescita economica della Sardegna.

La Rivoluzione del Bacino Carbonifero del Sulcis

L’avvio dell’attività mineraria nel Bacino Carbonifero del Sulcis e la costruzione della città di Carbonia fecero emergere la necessità di una fonte di energia affidabile e conveniente. Fu così che nel 1939 venne inaugurata la moderna Centrale Termoelettrica di Santa Caterina, una delle prime in Italia a sfruttare il carbone del Sulcis polverizzato. Questo impianto fu collocato strategicamente nella frazione di Palmas Suergiu, all’imboccatura dell’istmo che unisce l’isola di Sant’Antioco alla Sardegna.

L’Architettura e il Funzionamento

La struttura della Centrale Elettrica Santa Caterina era impressionante. Comprendeva quattro corpi di fabbrica, ciascuno con una funzione specifica: i generatori di vapore, i distillatori dell’acqua marina con le pompe di alimentazione, i turbo-alternatori e i quadri da 5 KV. I generatori di vapore, prodotti dalla ditta Gefia, erano all’avanguardia e potevano generare 500 chilogrammi all’ora di vapore. Nel complesso, la centrale aveva una potenza complessiva di 40.320 Kw, garantendo un approvvigionamento energetico affidabile per l’intera regione.

Il Ruolo Durante la Seconda Guerra Mondiale

Durante la seconda guerra mondiale, la Centrale Elettrica Santa Caterina svolse un ruolo vitale fornendo energia non solo all’industria mineraria del bacino carbonifero, ma anche all’area metropolitana di Cagliari attraverso una rete di collegamento sofisticata. La sua importanza fu tale che furono dispiegati dispositivi di difesa contraerea nell’area circostante.

Dal Passato al Presente: La Chiusura Definitiva

La centrale continuò a operare fino al 1963, quando chiuse definitivamente nel 1965. Tuttavia, la sua eredità rimane indelebile nella storia industriale della Sardegna. Nel corso degli anni, sono state effettuate migliorie, compresa l’installazione di una quinta caldaia grazie agli aiuti del Piano Marshall degli Stati Uniti, dimostrando l’importanza strategica della centrale per l’intera isola.

La Centrale Elettrica Santa Caterina rimane un simbolo dell’ingegno e della determinazione nel sfruttare le risorse locali per il progresso. La sua storia è una testimonianza della capacità umana di affrontare sfide e di adattarsi alle mutevoli esigenze dell’industria e della società.

Conclusione: Centrale Elettrica Santa Caterina – Non è Possibile Visitarla Senza Accompagnamento

La Santa Caterina rappresenta un importante capitolo nella storia dell’industrializzazione del Sulcis Iglesiente e un monumento storico unico. Tuttavia, a causa delle sue condizioni di abbandono e dei pericoli che potrebbero essere presenti, non è possibile visitare questo luogo senza essere accompagnati da una guida esperta.

Per questo motivo, non incoraggiamo le visite non accompagnate alla Centrale. Questo luogo non è sicuro e potrebbe rappresentare un pericolo per la salute e la sicurezza delle persone. Inoltre, la Centrale Elettrica è un monumento storico importante che merita di essere protetto e preservato per le future generazioni.

Invece, invitiamo i visitatori a partecipare a tour organizzati, dove possono essere accompagnati da guide esperte e apprendere di più sulla storia e l’importanza di questo luogo storico. Grazie per la vostra comprensione e per il rispetto della Centrale Elettrica.

Centrale Elettrica Santa Caterina: Un Monumento Storico Abbandonato del Sulcis Iglesiente

dove si trova: https://www.google.com/maps/place/Vecchia+Centrale+di+Santa+Caterina/@39.0897219,8.4880013,15z/data=!4m2!3m1!1s0x0:0xdf0982cadadb7aa4?sa=X&ved=2ahUKEwjMn7zay_H8AhXC_rsIHeepBCYQ_BJ6BQiAARAI

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Davide Baraldi

La fotografia è più di un'arte, è un linguaggio d'amore e dedizione Davide Baraldi, vedo attraverso l'obiettivo non solo immagini, ma storie, emozioni e ricordi indimenticabili.
Con ogni scatto, cerco di trasmettere il cuore di ciò che vedo, rendendo ogni fotografia un pezzo d'arte eterno.

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