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Ponte ferroviario della ex ferrovia Siliqua

Ponte ferroviario della ex ferrovia Siliqua

La Storia della Ferrovia Siliqua-San Giovanni Suergiu-Calasetta

In viaggio con la Fujifilm verso il ponte ferroviario Siliqua

Ponte ferroviario della ex ferrovia Siliqua, benvenuti nell’entusiasmante racconto della Ferrovia Siliqua-San Giovanni Suergiu-Calasetta, un’opera di ingegneria e connessione che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Sardegna. In questa dettagliata narrazione, vi guideremo attraverso gli avvenimenti salienti, le caratteristiche uniche e l’eredità duratura di questa straordinaria linea ferroviaria.

Le origini e la scelta del tracciato

Le radici della Ferrovia Siliqua-San Giovanni Suergiu-Calasetta affondano nei primi anni del Novecento, quando le popolazioni sulcitane espressero il desiderio di un collegamento ferroviario per il loro territorio.

Due progetti furono presi in considerazione: uno della ditta Vanini, che proponeva un collegamento ridotto tra Cagliari e Calasetta attraverso Capoterra e Santadi, utilizzando le linee industriali già esistenti. L’altro progetto, della ditta Cugnasca, proponeva un collegamento tramite trasbordo con le Ferrovie dello Stato a Siliqua.

La scelta cadde sulla seconda opzione, e i lavori per la costruzione iniziarono nel 1923, subito dopo la conclusione della Prima Guerra Mondiale. La concessione per la realizzazione fu assegnata alle Ferrovie Meridionali Sarde, un’azienda nata nel 1915 appositamente per questo scopo.

Realizzazione e inaugurazione

I lavori per la costruzione iniziarono nel 1923 e furono affidati alla ditta Durando e Tomassini. Questi sforzi collettivi portarono alla realizzazione della ferrovia in modo straordinariamente tempestivo: la linea fu inaugurata il 13 maggio 1926, ben cinque mesi prima della scadenza prevista. Il primo regolare esercizio ebbe inizio il 23 maggio dello stesso anno, segnando un nuovo capitolo nella storia dei trasporti in Sardegna.

Caratteristiche e percorso

La Ferrovia Siliqua-San Giovanni Suergiu-Calasetta si estendeva per quasi 80 chilometri, attraversando paesaggi suggestivi e sfidando pendenze impegnative. Il percorso si divideva in due parti principali: il tronco tra Siliqua e Terrubia presentava pendenze notevoli, raggiungendo punte del 25. Il culmine della linea si trovava presso la stazione di Campanasissa, situata a un’altitudine di 290 metri sul livello del mare. Dalla stazione di Campanasissa, la linea iniziava una lunga discesa verso il mare, attraversando località come Narcao, Santadi, Piscinas e Giba.

Contributo all’economia locale

La Ferrovia Siliqua-San Giovanni Suergiu-Calasetta svolse un ruolo cruciale nell’economia locale, favorendo il trasporto di persone e merci tra le diverse località. La crescente attività mineraria nel territorio contribuì ulteriormente alla sua importanza, specialmente per l’estrazione del carbone nella città di Carbonia. L’efficienza e la praticità del trasporto su rotaia hanno notevolmente agevolato le attività economiche della zona.

Trasformazioni e chiusura

Nel corso degli anni, la ferrovia subì diverse trasformazioni e miglioramenti. Negli anni ’30, furono introdotte nuove automotrici diesel prodotte dalla Fiat, che contribuirono ad aumentare l’efficienza del servizio. Nel 1940, un tratto della ferrovia fu convertito a binario doppio, un evento significativo per la rete ferroviaria sarda.

Tuttavia, la ferrovia affrontò anche sfide e cambiamenti. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nonostante le difficoltà, la ferrovia rimase in funzione. Nel dopoguerra, furono eseguiti lavori di ammodernamento sulla tratta tra San Giovanni Suergiu e Calasetta. Nonostante le proposte di ampliamento e conversione, negli anni ’70 e ’80 la linea subì una serie di chiusure e interruzioni. Questo segnò la fine di un’era nell’uso della ferrovia per il trasporto pubblico, ma la sua eredità avrebbe continuato a vivere.

Eredità e riconversione

Nonostante la chiusura della ferrovia e il suo smantellamento, molti dei suoi resti e delle sue opere d’arte sono ancora visibili oggi. La ferrovia ha lasciato un’impronta indelebile nella memoria collettiva della Sardegna e ha contribuito al progresso della regione. Parti del percorso sono state trasformate in piste ciclabili, consentendo alle future generazioni di apprezzare la bellezza del territorio in un modo nuovo e sostenibile.

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Il nostro pensiero “Ponte ferroviario Siliqua”

La storia della Ferrovia Siliqua-San Giovanni Suergiu-Calasetta è una testimonianza di ingegneria, impegno e connessione umana. Attraverso le sfide e i trionfi, questa ferrovia ha contribuito in modo significativo allo sviluppo economico e alla mobilità nella Sardegna del passato. Pur essendo giunta alla sua fine operativa, la sua eredità continua a ispirare e a lasciare un segno nella storia della regione.

Con il nome “Ponte ferroviario della ex ferrovia Siliqua,” siamo orgogliosi di presentarvi questa narrazione appassionante, un tributo alla perseveranza e all’ingegno umano che hanno reso possibile questa straordinaria opera di trasporto ferroviario.

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Davide Baraldi

La fotografia è più di un'arte, è un linguaggio d'amore e dedizione Davide Baraldi, vedo attraverso l'obiettivo non solo immagini, ma storie, emozioni e ricordi indimenticabili.
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